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Grazie a "Panther" potrete visitare le mostre direttamente da casa

LaTurbo Avedon, un'artista new media, ha creato la prima galelria totalmente digitale. Abbiamo parlato con Aoto Oouchi, il primo ad aver esposto le sue opere in questo “spazio”.

Per chi non la conoscesse, LaTurbo Avedon è un'artista new media che si presenta come un avatar digitale. La settimana scorsa, ha continuato la sua esplorazione di un onnipresente mondo artistico digitale creando Pantheruna mostra virtuale dove i creativi new media possono condividere e far conoscere il loro lavoro in uno spazio in 3D.

LaTurbo crea le “gallerie” digitali da sé. E gli artisti a cui viene chiesto di esporre devono adattare le loro opere e formati per aderire alle costrizioni spaziali esistenti. Video, fotogrammi, scene da WebGL, file di Oculus Rift, e altro emerge nel mondo digitale creato con l'aiuto del software Maya e di Cinema4D. Lo spazio virtuale ha tutte le caratteristiche di un museo vero e proprio, come muri bianchi e un sistema di luci sintetiche/artificiali che accentua la consistenza dei materiali.

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“Ogni progetto al Panther introdurrà una nuova area per far lavorare gli artisti, presentata come un file 3D,“ ha detto Avedon a The Creators Project. “L'obiettivo è di creare un lavoro specifico per il sito. Al contrario di uno spazio fisico, questo scenario è malleabile come il lavoro che si va creando—può essere riassemblato interamente e modificato fino a che l'artista non si ritenga adatto alla sua creazione.”

L'artista new media Aoto Oouchi è stato il primo a sperimentare con il nuovo spazio artistico virtuale, “installando” sculture che sembrano un mucchio di plastica fusa (o gelato tipo Gloss Drop). Nel reame virtuale di Panther, però, la mostra si può esplorare e vedere da una varietà di angoli impossibili da scorgere in una galleria vera.

Abbiamo fatto a Oouchi alcune domande per capire di più riguardo il suo lavoro e come gestisce l'integrazione delle sue opere a quest'arena digitale dai muri bianchi.

The Creators Project : Ciao Aoto, potresti descrivere brevemente il lavoro che è in mostra alla Panther Gallery?

Aoto Oouchi: Creo oggetti digitali ispirati dall'estetica feticista all'interno della cultura pop, e li combino con un certo senso di realtà per poi disseminarli nei social. Il mio lavoro per Panther segue lo stesso concetto, ma si concentra di più su un'idea comune per gli spazi bianchi. L'illusione del valore data dalla dimensione e dal materiale nei grandi palazzi architettonici che conosciamo dalle mostre nella vita reale.

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Immagino che lo spazio architettonico minimale di LaTurbo abbia influenzato notevolmente il tuo lavoro. Dev'essere stato un vero caos creare un pezzo poco comune con forme e colori che occupino bene lo spazio. Puoi dirci di più a riguardo?

Sarebbe stato bello essere molto diretto, creando forme che si adattassero agli alti soffitti alti o sistemando ironicamente piccoli pezzi non artistici a terra. Per me si tratta di bilanciare tra l'ovvio e ciò che non è così facilmente percepibile. La libertà nello spazio digitale può essere complicata e in questo caso l'architettura mi ha aiutato a concentrarmi sull'oggetto stesso.

Potresti spiegarci come hai adattato le particolarità del tuo lavoro e il tuo approccio creativo a questo spazio virtuale?

Dopo aver ricevuto la stanza e alcune specifiche, ho praticamente improvvisato il mio percorso attraverso una piscina piena di latte con oggetti trasparenti che galleggino, con ritagli di riflessi acquatici. Mi piaceva l'idea di luce e ombra quindi ho usato figure deformate e materiali come semplice plastica trasparente che interagisse bene con lo spazio.

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, potresti dirci quali strumenti e software hai usato per questa installazione?

Ho usato Zbrush per l'oggetto principale e Realflow e alcuni simulatori fisici per scolpire altre parti, componendo l'installazione e combinandola con l'architettura. Le luci e la consistenza sono stati fatti con Cinema 4D e per la resa ho usato Octane.

Di certo starai lavorando ad altri progetti, puoi dirci un po' di più a riguardo?

Nei prossimi mesi sono stato invitato a collaborare ad alcuni progetti dei quali non vedevo l'ora di occuparmi. Nel mentre sto programmando di incontrare alcuni dei miei contatti artistici nella vita reale.

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