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Sydney

Queste cuffie permettono di muovere le cose con la mente

Abbiamo parlato con lo sviluppatore di Sydney che lavora su questa rivoluzionaria tecnologia.

Ok, magari non sarà proprio così (proprio per niente), ma se avete mai desiderato far volare gli oggetti per la stanza come Matilda Wormwood, troverete queste cuffie che leggono le onde cerebrali molto interessanti.

Suona come una cosa uscita da un film di fantascienza, ma entro un anno o due dovrebbe essere possibile acquistare un paio di cuffie che leggono le onde celebrali per meno di 200 euro. Un team del Technology Lab dell’università di Sydney ha lavorato su un dispositivo che permette di spostare fisicamente gli oggetti senza muovere un dito. Non si tratta certo degli unici sviluppatori al mondo impegnati su un progetto del genere, ma loro contano di riuscire a realizzare la versione più economica per i consumatori. Abbiamo parlato con Jim Cook, responsabile dell’innovazione al Tech Lab, dei benefici che queste cuffie in grado di leggere le onde cerebrali potrebbero fornire nelle situazioni di tutti i giorni, e di come potrebbero in particolare aiutare nei casi di disabilità.

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The Creators Project: Da quanto tempo state lavorando su questo progetto?

Jim Cook: Il team che si occupa di innovazione tecnologica all’università di Sydney si è confrontato per la prima volta con sensori per EEG economici nel 2013 e ha preso in considerazione questa tecnologia nel corso di altri progetti. Circa ad agosto dell’anno scorso abbiamo lanciato il progetto in collaborazione con alcuni studenti del primo anno dell’università per costruire un’applicazione per il mondo reale. Il risultato è stato il nostro primo prototipo funzionante, che abbiamo chiamato Mindwave.

Perchévi interessava questo campo specifico?

Le interfacce cervello-computer hanno un enorme potenziale—per il mercato, per l’educazione e per migliorare le condizioni di vita delle persone diversamente abili. […] Non posso nascondere di avere una vaga ossessione per la tecnologia che cambia la vita delle persone.

Immagine per gentile concessione del Technology Lab all'università di Sydney

Che aspetto hanno le cuffie e che sensazione si prova indossandole?

Al momento è solo plastica dura e sensori metallici. Non sono propriamente comode da indossare per tanto tempo, ma stiamo lavorando per far sì che lo diventino. Idealmente, le cuffie potrebbero essere trasformate in una cuffietta, anche se capire come posizionare le batterie in quel caso è complesso. Sarebbe perfetto un cappello a cilindro, più che una cuffietta. Magari grazie a Mindwave i cappelli a cilindro torneranno di moda?

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A cosa servono queste cuffie che leggono le onde cerebrali nella vita quotidiana?

[…] Indossando le cuffie, si diventa più consapevoli del proprio livello di concentrazione e di rilassamento. Si impara a controllare questi stati più facilmente. Immagina che, quando il tuo cervello entra in moto, la tua casa connessa a internet sa come preparare quello che ti serve la mattina: fa il caffé, il pane e il riscaldamento entra in funzione prima che tu esca dal letto.

Hai detto che Mindwave potrebbe fornire aiuto alle persone diversamente abili. Puoi dirci in che modo?

Abbiamo condotto esperimenti sul campo agendo su una griglia di 64 bottoni e riuscendo ad azionare il pulsante giusto tramite l’interfaccia più volte di seguito. Non c’è motivo di credere che non si possa prima o poi controllare qualsiasi tipo di dispositivo e parlare con la mente.

Al minuto 1:27 del video vedete una dimostrazione di Mindwave

Esistono rischi nel rendere disponibile una tecnologia come questa? Come pensi si possano contrastare?

Esistono dei rischi potenziali quando lanci le onde cerebrali delle persone in rete. In questa fase non sono pensieri coscienti, quindi sarebbe difficile usarli in qualche modo. Ma non escludo che in futuro possa capitare di inviare per sbaglio determinati stati emotivi o qualcosa che possa essere usato impropriamente. Ci sono alcuni ricercatori all’università di Washington che lavorano sulla trasmissione da cervello a cervello—controllare le persone via internet, insomma—ma i sensori che usano loro non sono le unità semplici che usiamo noi e richiedono molto più tempo per essere calibrati.

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Quando sarà disponibile sul mercato Mindwave?

Come per tanta tecnologia recente, sono le applicazioni che fanno sì che il prodotto diventi concreto dal punto di vista del mercato. Per la vita di tutti i giorni, credo che ci vorranno ancora 12-24 mesi prima che si sviluppi l’ecosistema di app necessario per rendere Mindwave un prodotto che puoi comprare regolarmente nei negozi.

Immagine per gentile concessione del Technology Lab all'università di Sydney

Scoprite di più sul Technology Lab dell’università di Sydney qui, o seguitele il team su Twitter.