Missione Rosetta: la cometa e i social network
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Missione Rosetta: la cometa e i social network

Se da qualche giorno i social vanno pazzi per la scienza, il merito è della missione Rosetta.

Se da qualche giorno i social network vanno pazzi per la scienza, non c'è da stupirsi. Rosetta e il suo lander Philae hanno finalmente portato a termine la prima fase di una missione preparata per dieci lunghi anni: estendere i limiti umani fino al nucleo di una cometa. Su Twitter #Rosetta e #CometLanding battono qualunque programma televisivo, gossip o notizia sportiva, Google dedica oggi il suo doodle alla missione, l'ESA pubblica a flusso continuo foto, video e interviste sui feed di Facebook. Rosetta ha persino un volto animato e una voce propria.

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L'arrivo della sonda nell'orbita della cometa Churyumov-Gerasimenko e l'atterraggio del suo lander sul nucleo solido del corpo celeste, segnano un nuovo capitolo nell'esplorazione del Sistema Solare. Attraverso il prelevamento di campioni e lo studio della cometa, l'obiettivo è esplorare nuovi indizi sull'origine della vita.

Dopo una discesa di 20 km, il lander Philae ha rimbalzato pericolosamente sulla superficie della cometa prima di fermarsi. Era impossibile prevedere la configurazione del terreno, né la sua consistenza. Rosetta ha inviato senza sosta immagini e dati raccolti dai suoi dieci strumenti di bordo: CIVA scatta fotografie, ROLIS mantiene l'obiettivo verso il suolo, SESAME misura polvere e plasma, COSAC e Ptolemy raccolgono i campioni atmosferici, e CONSERT tiene d'occhio la superficie della zona d'atterraggio, inizialmente chiamata "Punto J" e poi, per ovvi motivi, ribattezzata Agilkia.

Nonostante molti membri del team della missione fossero restii a pubblicare in tempo reale le immagini scattate da Rosetta, a quanto pare alle ragioni scientifiche se ne sono aggiunte altre di tipo comunicativo, se non addirittura di marketing. Rosetta è probabilmente l'impresa europea con la maggiore visibilità mediatica. Per parlare della missione è stato realizzato un affascinante cortometraggio, Ambition, e realizzata una colonna sonora niente meno che da Vangelis. Sul blog di Rosetta è inoltre possibile ascoltare la voce della cometa. Considerato che Churyumov-Gerasimenko ha anche un suo odore specifico, è evidente che lo scopo dell'ESA è umanizzarla il più possibile.

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L'importanza della missione è indiscutibile, è uno dei maggiori tentativi dell'umanità di estendere i propri confini fisici e intellettuali oltre il Sistema Solare, e per ora uno dei più riusciti. Segna anche un cambiamento nelle strategie comunicative del mondo scientifico, anche in questo caso, sembrerebbe, uno dei più riusciti. Il rischio tuttavia dell'unire la scienza al marketing è quello di influenzare—come spesso accade—i risultati e gli scopi della ricerca verso un orizzonte più "appetibile", "vendibile", "comunicabile", e non c'è bisogno di spiegare perché è bene tenere questi aggettivi a debita distanza. È comunque indubbiamente gradevole sentire, ogni tanto, l'entusiasmo tecnologico scorrere su spine dorsali che non sono solo le nostre. Con la speranza che l'hype sulla cometa non si trasformi in una fugace meteora, siamo i primi a rallegrarci per il nuovo #ancometaggio e ci immergiamo col sorriso nella sua scia socializzata.

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