Messo il 26 novembre 1980, a Santa Cruz. Coperto l'1 Febbraio, 1981, dopo 66 giorni. Immagini e screen courtesy di Bob Stayton
L'anno era il 1980 e nessun cartellone pubblicitario era al sicuro. Un gruppo di artisti, designer e piantagrane chiamato Truth in Advertising stava modificando in maniera non troppo discreta tutti i cartelloni di Santa Cruz. L'obiettivo era di sovvertire il linguaggio ambiguo con frasi intelligenti che si prendevano gioco dei prodotti venduti o che rivelavano la verità dietro gli slogan. Un esempio è la campagna per le sigarette con un linguaggio vagamente positivo, "Kent III, Experience It!" cambiato in "Cancer, Experience It!"Bob Stayton, a.k.a. “William Board,” è l'inventore del metodo per "aggiornare" queste pubblicità monumentali che è stato tramandato tra gli amici sotto il nome di Truth in Advertising. "Nessuno sa quante persone abbiano partecipato negli anni," scrive sul suo sito. "Non c'erano elenchi, non c'erano mailing list (non esistevano proprio le email, all'epoca). Visto che l'attività era illegale, era meglio non sapere nomi." Ha detto a The Creators Project che il processo comprendeva uno studio attento della tipografia dei manifesti, la trasformazione delle polaroid in carta grafica per rispettare le proporzioni per poi incollare il risultato con la cola acrilica.Stando al sito di notizie Metroactive, le insegne sono diventate molto popolari, guadagnandosi articoli sui giornali locali e la copertina del Los Angeles Times. Nonostante la pubblicità, i membri di Truth in Advertising non sono mai stati scoperti. “Solo una volta abbiamo rischiato,” spiega Stayton. “Le vedette hanno avvertito gli installatori, che si sono nascosti finché la macchina della polizia non se ne è andata. Siamo andati e venuti nel giro di minuti, il rischio era minimo.”Stayton è stato coinvolto personalmente in almeno 12 operazioni, che ha pianificato o fotografato. “Sono fuori dalle scene, ma ho pubblicato le indicazioni in caso qualcun’altro volesse provarci,” dice. Per quanto si concentri sul suo lavoro ufficiale come consulente informatico e autore di un libro sull’energia solare, ha lasciato un invito aperto a qualsiasi artista senta di poter prendere il testimone. “Se qualcuno usa il nostro metodo può usare anche il nome Truth in Advertising. Non c’è brevetto!” dice. Non vogliamo condonare la distruzione di proprietà privata, ma potete leggere la guida ufficiale a Truth in Advertising qui, e farci quello che volete.Il gruppo è scomparso dopo aver raggiunto la cosa più simile a una vittoria che il gruppo di vigilanti-artisti potesse sperare quando Santa Cruz ha bandito i cartelloni dal proprio paesaggio. Nel 2007, il Santa Crux Museum of Art and History ha mostrato le foto dei cartelloni, ma le opere sono tenute d’occhio tutt’ora. Oggi, la missione di Truth in Advertising ha subito un aggiornamento moderno grazie a progetti come NOAD e Brandalism, che lavorano per cooptare creativamente lo spazio pubblicitario.Per saperne di più su Truth in Advertising, andate qui.
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