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Negozi di ferramenta e vetrate psichedeliche: Gates e Mosquito alla Fondazione Prada

Lo scorso mercoledì, la Fondazione Prada di Milano ha inaugurato le mostre True Value di Theaster Gates e T.T.T.- Template Temples of Tenacity di Nástio Mosquito.

Theaster Gates, True Value – Tutte le immagini: courtesy della Fondazione

Lo scorso mercoledì, Fondazione Prada ha inaugurato le mostre True Value di Theaster Gates e T.T.T.- Template Temples of Tenacity di Nástio Mosquito. Le due mostre, a cura di Elvira Dyangani Ose, sono visitabili dal 7 luglio al 25 settembre 2016.

Theaster Gates, noto artista di Chicago, presenta alla Fondazione Prada una serie di opere che rivestono una pluralità di linguaggi negli spazi della Cisterna e del Podium. Da anni, l’artista afro-americano porta avanti un impegno nel sociale, dalle azioni per lo sviluppo urbano in favore delle comunità locali agli interventi volti ad accrescere una consapevolezza collettiva e universale.

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Theaster Gates, Ground Rules

Ciò che più colpisce della mostra di Gates è probabilmente la forza trasformativa della sua pratica artistica. In un continuo interscambio tra ciò che è familiare e non, gli oggetti quotidiani vengono trasposti in una nuova dimensione poetica, in cui assumono un valore che va al di là della loro funzione ed estetica. In questa esplorazione e analisi dell’oggetto e dell’oggettivazione, ricorrono diversi rimandi alla cultura black, specialmente negli spazi della Cisterna. Qui, oggetti di scarto come i pavimenti delle palestre di decine di scuole abbandonate in seguito alla diffusione di politiche neoliberali si trasformano in opera, costruendo e costituendo una memoria collettiva che porta con sé delle ripercussioni sociopolitiche.

Theaster Gates, Boli, a Portion of the Team Lives in Heaven

Come si riqualifica un oggetto in un nuovo contesto? E quali nuove autorità, o meglio, dinamiche di potere entrano in gioco? In una discussione con gli spettatori, Gates spiega questa poetica attraverso il suo rapporto con la cultura africana. “A volte questo boli, il feticcio africano, ha del potere, ma a nessuno importa. Tutti dicono ‘Oh è un’oggetto davvero bello, affascinante.’ Ma io penso ‘No, no. Forse c’è del potere che non stiamo riconoscendo’”.

L’opera True Value (nella prima foto in alto)che dà il titolo alla mostra, si trova al primo piano del Podium. Una canzone allegra riecheggia nel sottofondo, consolidando ulteriormente l’atmosfera americana. Si tratta di un’installazione che ricrea in dimensioni reali un negozio di ferramenta abbandonato a Chicago. In tutta la sua grandezza, True Value si presenta come un altare del lavoro che raccoglie oggetti, materiali e utensili in maniera compartimentalizzata. Attraverso la loro decontestualizzazione, Gates intende fare luce sulle relazioni umane in rapporto al commercio e al lavoro. Si percepisce quindi un desiderio di consacrazione e preservazione del quotidiano, come un modo per riconsiderare il suo ruolo e valore nella vita di tutti i giorni.

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Nástio Mosquito, WEorNOT (Nastivicious’ Temple #01)

L’artista angolano Nástio Mosquito ha realizzato invece uno spazio immersivo, più che un’opera tradizionalmente intesa, intitolato WEorNOT (Nastivicious’ Temple #01). L’installazione site-specific è stata realizzata dal duo composto da Mosquito e Vic Pereiró, in collaborazione con l’illustratrice Ada Diez. Le pareti vetrate al piano terra del Podium si trasformano in un murales satirico dai colori carichi e psichedelici che apre un dialogo sulla politica e società contemporanea. Nonostante la totale assenza della voce e del corpo di Mosquito, la presenza dell’artista è percepibile per tutta l’installazione, dove gli elementi sonori si ricongiungono con quelli visivi.

Mosquito ci invita all’ascolto delle sue registrazioni audio, all’espressione dei nostri pensieri sui suoi notebook, alla lettura attenta e critica delle dichiarazioni contrassegnate sulle panche, risvegliando così i sensi forse un po’ dormienti dello spettatore. Tra i testi semicelati delle panche, si legge: “They tried to bury us / They did not know we were seeds” (Hanno cercato di seppellirci / Non sapevano fossimo dei semi).

Entrando nel Podium, ci s’immerge in un’esperienza forte e coinvolgente, in cui ogni spettatore si ritrova a dover sfidare la propria sensibilità e mettere in discussione la propria coscienza.

Nástio Mosquito, I Make Love To You. You Make Love To Me. Let Love Have Sex With The Both Of Us (Part 1 – The Gregorian Gosperl Vomit) 

Il potere della parola e la forza della voce continuano a risuonare in I Make Love To You. You Make Love To Me. Let Love Have Sex With The Both Of Us (Part 1 – The Gregorian Gosperl Vomit), la performance nata dalla collaborazione tra il musicista Dijf Sanders, l’artista Chilala Moco e il coro The Golden Guys diretto da Paola Milzani. Performer vestiti di un bianco candido si spargono nello spazio esterno e interno della Fondazione, dove si assiste a un’emozionante unione di singoli in una totalità organica. Durante la performance musicale ispirata all’inno cristiano Jesus Loves Me, attribuito ad Anna B. Warner, i performer distribuiscono degli sticker con affermazioni provocatorie come “Fuck concepts” oppure “Fuck original, be genuine”. In bilico tra politica e intrattenimento, Mosquito offre al grande pubblico un’esperienza sensoriale che lascia un segno profondo nel nostro io interiore.

Per vedere le foto e rimanere aggiornato sui prossimi eventi di True Value e T.T.T.- Template Temples of Tenacity presso Fondazione Prada clicca qui.