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Música

Lasciatevi ammaliare dal suono dell'Arpa di Luce

Abbiamo parlato con Pietro Pirelli, il virtuoso di quest'installazione di suoni e visioni.

Pietro Pirelli suona l'Arpa di Luce. Fonte: YouTube

Arpa di Luce è "un'installazione di suoni e visioni" nata dalla collaborazione tra un musicista, un ingegnere e un architetto. Ha il timbro celestiale dell'arpa, reso ancora più etereo dall'immaterialità della luce. Pietro Pirelli è il percussionista, compositore e performer che fa vibrare le sue corde. Gira il mondo facendo riverberare suono e luce nei contesti più diversi, dalle strade di Mumbay, ai templi buddisti in Corea, alla Biennale di Venezia. Oltre a essere un virtuoso dell'Arpa di Luce, ha inventato gli idrofonie suona da più di dieci anni le famose pietre di Pinuccio Sciola.

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Screenshot. Fonte: YouTube

Com'è nata l'idea dell'Arpa di Luce?

Come spesso accade, le idee nascono con le occasioni. L’occasione, in questo caso, era un progetto da realizzare in un luogo storico di Milano, dove la gente camminando intercettasse con i piedi dei sensori che attivassero degli effetti di luce e di suono. Il progetto non è andato in porto, ma mi ha permesso di incontrare l’architetto Francesco Murano e l’ingegnere Gianpietro Grossi. Alla perizia tecnica di Grossi, che aveva già perfezionato la sua arpa laser "11 corde”, si è aggiunta la mia esperienza di performer: figlio di un’artista della luce, ho colto la forza simbolica dell'alzare le mani al cielo per suonare dei raggi di luce.

Quali sono le differenze con l'arpa laser "classica" ?

L’arpa di Grossi ha una precisone tale da consentire quella complessità di relazione tra il contatto fisico delle dita e il suono, quella finezza di risposta che la rende un vero strumento musicale—sul quale mi esercito regolarmente con la tecnica che ho inventato ad hoc.

Come funziona tecnicamente? Appartiene alla stessa "famiglia" del Theremin?

Del Theremin ha l’immaterialità del gesto, la possibilità di generare un suono vagando nell’aria. Tecnicamente, l'Arpa di Luce è complessa nell’hardware e nel software, ma nella fruizione è molto semplice: ci sono interruttori che generano con precisione note on/off. Sono fotocellule sensibili all’interruzione del raggio: 11 corde di luce, 11 Fotocellule che attivano elettronicamente una serie di funzioni con suoni campionati.

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Screenshot. Fonte: YouTube

Quando la luce viene sfiorata dalle dita o dal filo o dalla sfera, c'è una variazione di timbro?

Le fotocellule percepiscono la durata dell’interruzione del raggio (lunga con la sfera, brevissima con il filo) e l'intervallo di tempo fra impulsi successivi. Con queste informazioni si possono controllare numerosi parametri musicali.

L’opera è esposta a La Pelanda di Roma fino al 30 Novembre per Digital Life, il progetto sulle arti digitali di Romaeuropa Festival.

Se volete saperne di più su Pietro Pirelli e sulle sue performance, invece, andate qui!