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Il Museo delle Arti Elettroniche di Basilea ha una nuova facciata glitch

No, non avete nessuno sfaso alla cornea.

No, non avete nessuno sfaso alla cornea. La nuova facciata del Museo delle Arti Elettroniche di Basilea (HeK), inaugurata ieri, è una specie di opera d’arte digitale fatta di cemento e mattoni. I creativi che hanno avuto l’idea sono, manco a dirlo, quei pazzi svizzeri del !Mediengruppe Bitnik, noti per aver esposto in un museo un bot che faceva acquisti random nella darknet  (sequestrato dalla polizia per aver acquistato illegalmente, tra le altre cose, una dignitosa quantità di pasticche di MDMA.)

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L’opera, il cui titolo è H3333333K, rende l'edificio surreale e traduce in una realtà concreta e duratura quello che per definizione è un errore casuale e momentaneo, ovvero il glitch. E se negli ultimi anni il glitch ha conquistato, più o meno meritatamente, il monopolio dell’arte digitale, questa è la prima volta che viene concretizzato in un’opera architettonica, per di più pubblica.

Tutte le immagini via

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H3333333K, è costituita da una serie di elementi nuovi applicati sulla facciata preesistente del museo. “Abbiamo dovuto assicurarci che il tutto reggesse” ha detto Carmen Weisskopf a Motherboard. “L’edificio è stato terminato un anno fa, e i muratori che sono tornati per fare le modifiche erano lì a chiedersi perché lo stessimo glitchando. Dovrebbe reggere almeno per i prossimi 25 anni."

Visitate il sito del collettivo !Mediengruppe Bitnik per saperne di più sulle sue opere.