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Cultura

[NSFW] L'amore incondizionato e sensuale di 'Army of Love'

“Dire a qualcuno inferiore alla media che siamo tutti belli è come dire a qualcuno che è povero che i soldi non contano. È un gesto ignorante, se non cinico.”
Giulia Trincardi
Milan, IT

È possibile vedere la versione integrale del film sulla piattaforma Vdrome [NSFW].

ARMY OF LOVE exerpt di alexa karolinski su Vimeo.

La liberazione sessuale promessa dai movimenti sociali rivoluzionari degli anni Settanta si è tradotta in una pratica odierna più liberale che libera dove il sesso, per quanto svincolato dalla sua storica oppressione, è allo stesso tempo condizionato dalle regole di un “mercato” degli incontri e delle relazioni frenetico e competitivo.

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Che cosa succede se riflettiamo sugli schemi che leghiamo inconsciamente all’intimità sessuale con l’altro, e proviamo ad aprirci in modo incondizionato alla comunicazione corporea?

Fotogramma dal video Army of Love. Tutte le immagini via

Army of Love, realizzato da Alexa Karolinski & Ingo Niermann, è un progetto commissionato e co-prodotto dalla Biennale di Berlino per la sua nona edizione; il medio-metraggio che documenta il progetto racconta le esperienze di chi ha deciso di offrire e praticare un “amore sensuale onnicomprensivo,” fatto di “cura, desiderio, sesso e rispetto,” per chiunque ne abbia bisogno.

Il video ritrae persone di età e caratteristiche fisiche differenti che parlano del contatto sensuale e affettivo con l’altro, immerse in una piscina, in un contesto di fiducia reciproca e comprensione che vuole svincolare le necessità sessuali ed emotive dalle fragili strutture culturali che portano le persone a inquadrarla in categorie fisse.

“Ci piace pensare che l’amore sia una cosa personale, ma segue comunque preferenze statistiche. In ogni società certe caratteristiche sono percepite come più attraenti di altre.” Si legge nella presentazione del progetto sul sito della Biennale. “Dire a qualcuno di inferiore alla media che siamo tutti belli è come dire a qualcuno che è povero che i soldi non contano. È un gesto ignorante, se non cinico.”

Nel tentativo di sovvertire la retorica capitalista che vede l’intimità emotiva e fisica fluida tra esseri umani come un elemento di stravaganza e qualsiasi gesto a fin di bene come irrisorio—perché la trasgressione si è legata “all’unico tabù intrinseco allo stato sociale: la violenza”—i soldati di Army of Love trasformano l’amore in un’arma potente.

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“La lotta portata avanti dal socialismo contro la proprietà privata non teneva conto della distribuzione iniqua dell’attrattività,” si legge sempre nella presentazione. Secondo la filosofia di Army of Love, dunque, la liberazione del sesso non si è tradotta nell’abbondanza d’amore che profetizzavano gli hippie. Siamo forse liberi dalla monogamia, scrivono, “ma non dagli standard estetici, intellettuali e caratteriali che stabiliamo per il nostro compagno. L’amore libero, alla fine, ha solo portato al liberismo nella sfera intima.”

Con un invito sovversivo a un “completismo” sentimentale universale, Army of Love muove prima di tutto un’interessante provocazione a ciò che consideriamo libertà sessuale.

Il video documentario di Army of Love è comparso per intero tra le segnalazioni della piattaforma VDrome dall’8 al 15 settembre. Scoprite di più sul progetto visitando la pagina tumblr di Army of Love e il sito della Biennale di Berlino!