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Una mostra online reimmagina la storia turbolenta dell’America

Le opere politicamente radicate di Rachel Libeskind emergono, solo online, sulla nuova piattaforma Fine Art Club.
Tatuaggi all’inaugurazione di Rachel Libeskind. Immagini courtesy di Rachel Libeskind e del Fine Art Club.

I vantaggi di esporre l'arte online sono numerosi: maggiore visibilità, costi generali piuttosto bassi e accessibilità globale. La maggior parte delle mostre online, tuttavia, non possono competere con le pareti bianche incontaminate del Chelsea, almeno per quanto riguarda il prestigio inerente e la capacità di vendere le opere—elementi importanti per la sopravvivenza degli artisti e dei professionisti annessi. Con un’interfaccia lucida ed elegante, e un’enfasi sulla vendita di opere proprio come avviene in una galleria standard, la nuova piattaforma online per l’arte Fine Art Club sta tentando di cambiare questo scenario.

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The Night Brigade 1862, Rachel Libeskind

Dopo l’esposizione dell’artista Tyrell Winston, la seconda mostra di Fine Art Club presenta le opere di Rachel Libeskind. La piattaforma opera con un format artista-artista, il che significa che l’artista precedente sceglie chi sarà il prossimo a esser esposto. Le mostre precedenti, assieme agli studio visit e ai segmenti di 20-domande con l’autore, rimangono archiviati sulla piattaforma a tempo indeterminato, un aspetto che risulterebbe impossibile da replicare in una galleria tradizionale.

Rachel Libeskind di Julie Allen su Vimeo.

La mostra attuale It Was a Common Nightdi Rachel Libeskind al Fine Art Club consiste in una serie di lavori olio su carta che raffigurano scene di una vecchia America di notte. Figure indistinte a cavallo, case sinistramente illuminate e corvi aggiranti popolano le opere, caratterizzate da un titolo forte e una data in basso, che conferiscono ad ogni opera un senso di formalità e veridicità che è infine farsesca; queste sono scene fittizie, così interpreta la Libeskind.

The Night Horse 1845-1861, Rachel Libeskind

“Trovo ci sia un mito pervasivo attorno all'American Night—questo paesaggio dove pellegrini e pionieri manifestarono il loro destino, dormendo la notte, sconfiggendo il popolo nativo,” racconta Libeskind a The Creators Project. “Questo paesaggio ci è stato venduto molte volte, nei libri d’infanzia, negli spaghetti western; l’aria dolce fresca dell’oscura American Night ci riconcilia al sonno, facendoci la promessa di un domani dove tutti i nostri sogni ci aspetteranno.”

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The Night House 1925, Rachel Libeskind

Eppure, Libeskind non intende promuovere questo mito con la propria forma di fiction. Anzi, si confronta con un’eredità illecita: “Per me, questo è effettivamente un mito, uno ben costruito—l’American Night è profondamente infestata. L’American Night è dove uomini neri sono brutalmente torturati e linciati, l’American Night è dove donne più o meno consce sono stuprate e lasciate morire,” elabora Libeskind. “Le date e i titoli delle opere in It was a Common Night sono lì per evocare momenti storici—dalla guerra rivoluzionaria a quella civile, attraverso il terrore dell’era di Jim Crow. Quelle date sono lì per ricordarci che l’American Night è stata perseguitata sin dalla sua creazione.”

Rachel Libeskind alla Lazy Susan Gallery

Ad accompagnare la mostra online c’è un evento pop-up di un giorno sul lavoro di Libeskind al Lazy Susan Gallery nella Lower East Side. Le opere sul sito sono temporaneamente ospitate in un classico spazio bianco aperto al pubblico, con l’aggiunta di tatuaggi sul posto per i visitatori più impavidi. Anche se la mostra si è manifestata per breve tempo nella vita reale, è principalmente intesa come un’esperienza online che fonde la natura professionale di una galleria normale con l’accessibilità e la libertà offerte dalle piattaforme online.

Fine Art Club Presents: Rachel Libeskind

It Was a Common Night è in mostra a tempo indeterminato su Fine Art Club. Visita il sito di Rachel Libeskind per vedere altri lavori.