Uno screenshot del capitolo dedicato al duo di producer Skalpel.Quanto ne sapete di musica elettronica polacca? Io zero, o perlomeno, ne sapevo zero prima di leggere questo articolo di The Quietus che annuncia il lancio di una guida interattiva alla musica elettronica polacca ospitata sul sito Culture.pl.A Foreigner's Guide to Polish Electronic Music, curata da Wojciech Oleksiak, si inserisce in una serie di guide in inglese ospitate dal sito volte a diffondere la cultura polacca nel mondo, come A Foreigner's Guide to Polish Cinema e …Polish Photography, ed è un modo per scoprire la storia elettronica di un Paese che, come ha dichiarato Oleksiak a The Quietus, presenta delle caratteristiche artistiche estremamente originali, una "malinconia Mittel-europea, un fenomeno squisito e inesistente nel resto del mondo".Il viaggio parte dall'ottobre 1956, con la nascita dello Studio Radio Sperimentale Polacco, in cui compositori come Włodzimierz Kotoński, Krzysztof Penderecki, Andrzej Dobrowolski e Józef Patkowski in combutta con gli ingegneri del suono Eugeniusz Rudnik e Bohdan Mazurek hanno cominciato a sperimentare con le sorgenti sonore e con i metodi di composizione classici. Ma è nei tardi anni Settanta che nasce la vera e propria el-muzyka, un genere del tutto nuovo ispirato dalle sperimentazioni oltrecortina di Tangerine Dream e compagnia synthetica. Di animazione in video si passa attraverso il periodo del post-punk, la caduta del muro, l'arrivo della techno e della house dall'Occidente e il ritorno del sampling da vinile, fino ad arrivare alla vera e propria esplosione contemporanea di etichette come Pets Recordings, Recognition Records, Transatlantyk, The Very Polish Cut Outs, Father And Son Records And Tapes, U Know Me Records e S1 Warsaw.Visita A Foreigner's Guide to Polish Electronic Music qui.
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